Il bunker scoperto contenente orologi di lusso e contanti per un valore complessivo di oltre 9 milioni di euro ha portato alla luce un intricato sistema di riciclaggio e investimenti illegittimi gestiti dal clan Contini. L’operazione interforze ha messo in evidenza la capacità dei vertici del clan di continuare le attività criminali nonostante il regime carcerario 41bis, che, come sottolineato dal procuratore Gratteri, presenta evidenti falle. Le indagini hanno rivelato un sofisticato schema di frode che coinvolgeva società fittizie attive in diversi settori economici, dimostrando la grande abilità degli indagati nel nascondere le proprie attività illegali. La scoperta del bunker e dei tesori nascosti al suo interno rappresenta un duro colpo per il clan Contini e conferma l’importanza delle intercettazioni telefoniche e della collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare la criminalità organizzata.

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