La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza importante riguardante i benefici alle vittime di mafia e criminalità organizzata. La norma che negava automaticamente tali benefici se i parenti entro il quarto grado erano coinvolti in indagini o misure di prevenzione è stata dichiarata illegittima. La Consulta ha ritenuto che questa norma fosse irragionevole e violasse il diritto di difesa e di azione garantito dalla Costituzione. La presunzione di non meritevolezza del beneficio senza considerare le singole situazioni è stata criticata, poiché poteva penalizzare coloro che si erano allontanati da ambienti criminali. La Corte ha sottolineato l’importanza di valutare attentamente la meritevolezza dei beneficiari, evitando presunzioni ingiuste. La decisione della Corte rappresenta un passo avanti per garantire il sostegno alle vittime di mafia, anche quando i loro familiari sono coinvolti in vicende giudiziarie.