Crack, cocaina ed eroina venduta anche ai detenuti: 8 arresti dei carabinieri
Baronissi. Sfruttando la presenza di un loro associato all’interno del carcere di Salerno, avrebbero rifornito di droga la casa circondariale di Fuorni. È una delle accuse che la Dda di Salerno contesta alle otto persone (cinque uomini e tre donne) finite in carcere all’alba di oggi.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mercato San Severino in mattinata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico degli otto (due erano già detenuti in carcere), ritenuti responsabili – a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo l’impostazione accusatoria, gli indagati avrebbero costituito e partecipato ad una stabile organizzazione, localizzata nel comune di Baronissi e dotata di un’accurata ripartizione di ruoli e compiti, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti di varia tipologia ovvero crack, cocaina ed eroina. La stessa organizzazione, sempre secondo l’impostazione accusatoria, avrebbe approfittato dell’arresto e della detenzione nella casa circondariale di Salerno-Fuorni, di un loro associato per trasferire le cessioni di sostanza stupefacente anche all’interno dell’istituto penitenziario.
Il gruppo, sfruttando la presenza di detenuti tossicodipendenti e disposti ad acquistare la sostanza stupefacente commercializzata, riusciva ad introdurre con diverse modalità la droga in carcere: attraverso la predisposizione e la spedizione di pacchi destinati a detenuti o la consegna da parte di familiari durante i colloqui. La droga veniva pagata con ricariche effettuate dai familiari degli assuntori detenuti su due carte prepagate riconducibili al gruppo criminale.