Un momento della vasta operazione della Dia ad Aprilia (LT) che ha portato a 25 misure cautelari, anche nei confronti del sindaco Lanfranco Principi, per associazione mafiosa droga e usura, ma anche scambio elettorale politico-mafioso e concorso esterno in associazione camorristica. Nel procedimento risultano iscritti nel registro degli indagati l'ex sindaco della cittadina in provincia di Latina, Antonio Terra e l'ex assessore ai lavori pubblici, Luana Caporaso. Entrambi sono consiglieri comunali dell'opposizione, 3 luglio 2024 ANSA/ ufficio stampa Carabinieri ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK

Auto incendiate a causa dell’usura: arrestati membri del clan dei Casalesi

La lotta contro la criminalità organizzata continua, e questa volta ha colpito direttamente il clan dei Casalesi. Infatti, i militari della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 5 persone, ritenute responsabili di estorsione, danneggiamento a seguito di incendio e usura.

Le indagini hanno rivelato che le vittime, due persone, sono state oggetto di richieste di denaro per un ammontare di circa 100mila euro, a causa di un pregresso debito di 45mila euro con tasso usuraio. Il creditore, insieme a elementi legati alla criminalità organizzata, ha organizzato incontri per intimare alle vittime di restituire la somma dovuta. Tuttavia, di fronte al rifiuto delle vittime, i Casalesi hanno deciso di passare all’azione.

Nel mese di aprile, alcuni membri del clan hanno dato fuoco a delle autovetture vicino all’abitazione di una delle vittime, costringendola a versare un importo di circa 5mila euro come prima rata del debito. Questo episodio ha portato all’arresto di 3 persone, mentre altre due sono agli arresti domiciliari.

La lotta contro l’usura e la criminalità organizzata è ancora lunga, ma grazie all’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, siamo un passo più vicini a debellare queste pratiche illegali che danneggiano la nostra società.

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