NAPOLI. Due giovani, Alessio Ferrara e Manuel Marino, sono stati arrestati per un tentato omicidio avvenuto lo scorso 24 giugno a Napoli. I due, entrambi legati a clan criminali della zona, sono accusati di aver sparato contro un malavitoso nemico durante una sparatoria in via Leopardi. Dopo essere stati detenuti nel carcere di Secondigliano, i due compariranno davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo emesso dalla Dda.
Le indagini condotte dalla Squadra mobile della questura di Napoli hanno permesso di risalire ai due sospetti grazie alle immagini della videosorveglianza. Si tratta di un 18enne e di un 27enne, entrambi accusati di tentato omicidio in concorso e di porto e detenzione di arma da fuoco. I due giovani sono difesi dai penalisti Bruno Carafa e Nicola Musone.
La rivalità tra i clan di Bagnoli e Fuorigrotta sembra essere il motore di questa guerra criminale, che ha come sfondo il controllo del territorio e delle attività imprenditoriali e commerciali. Gli scontri tra i due gruppi sono iniziati mesi fa e si sono intensificati fino all’ultimo episodio, che poteva causare una strage di innocenti. La situazione è particolarmente preoccupante, considerando che anche persone estranee ai clan sono rimaste coinvolte nei conflitti, come nel caso di Luisa Mangiapia, ferita per errore durante una sparatoria in piazza Italia.
L’arresto di Ferrara e Marino è solo l’ultimo capitolo di una vicenda che vede coinvolti gruppi criminali pronti a tutto pur di difendere i propri interessi. Resta da capire come si evolverà la situazione e se sarà possibile porre fine a questa spirale di violenza che sta mettendo a rischio la sicurezza della città di Napoli.