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Due fratelli napoletani, già ai domiciliari, hanno escogitato un piano per partecipare alla comunione dei loro figli, nonostante fossero autorizzati solo per visite mediche programmate. Il primo fratello, un 36enne, aveva chiesto il permesso al tribunale per partecipare alla funzione religiosa e al ricevimento successivo, ma la richiesta era stata respinta. Così, ha inventato di dover andare a una visita ortopedica il giorno della comunione. Lo stesso ha fatto il fratello 43enne, che ha chiesto di partecipare alla comunione della figlia ma ha ottenuto solo il permesso per una presunta visita neurologica. I Carabinieri, sospettando dell’autenticità delle visite mediche, hanno scoperto che erano fasulle e i due fratelli sono stati riportati in carcere per aver violato la misura detentiva. La storia dei due fratelli napoletani è diventata virale sui social, ma ha portato solo a un aggravamento della loro situazione.

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