In provincia di Caserta nel 2023 si sono registrati 424 reati ambientali con 343 persone denunciate, 1 arresto e 175 sequestri. Questi dati emergono dal dossier Ecomafie 2024 presentato oggi a Roma.

Il dossier di Legambiente evidenzia come la Campania sia al primo posto per gli ecoreati, con 4952 casi accertati, pari al 14% del totale nazionale. I dati provinciali confermano questa tendenza, con Napoli al primo posto per numero di reati, seguita da Avellino. Salerno e Caserta si posizionano rispettivamente al quinto e ventesimo posto nella classifica provinciale.

Nella provincia di Caserta, oltre la metà dei reati riguarda il ciclo dei rifiuti, con Terra di Lavoro al quarto posto a livello nazionale. Ci sono anche casi di ‘mattone selvaggio’, traffico di animali e incendi dolosi.

La presidente di Legambiente Campania, Mariateresa Imparato, sottolinea l’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine e invita a risposte coerenti ed efficaci da parte delle istituzioni. La lotta all’ecomafia richiede politiche trasversali contro gli ecocriminali, per ristabilire la giustizia ambientale in Italia e in Campania.

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