Vincenzina De Mizio è una donna di 96 anni che, nonostante non sappia né leggere né scrivere, è una delle ultime testimoni di una tradizione culturale antica legata alla sua terra, Cirignano, nel cuore del Sannio. Vincenzina è una ballerina di tarantella, ma non della famosa tarantella napoletana, bensì di una variante particolare conosciuta come “tarantella cirignaiola”. Questo ballo, più dolce e sinuoso, viene ballato principalmente con il dorso delle mani sui fianchi, disegnando movimenti a forma di otto. Nonostante i suoi 96 anni, Vincenzina balla ancora e canta antiche strofe di ritornelli locali.

Durante i nostri incontri, Vincenzina racconta della sua vita e delle tradizioni di Cirignano. Ci parla della sua infanzia, del suo matrimonio durato sessant’anni con Erminio Panella e dei suoi figli. Ci racconta di come lavorava duramente sin da bambina, raccogliendo legna in montagna per la forestale e producendo latte con le mucche insieme al marito.

Vincenzina ci parla anche della tarantella e della musica che si ballava a Cirignano. Ci descrive i diversi tipi di tarantelle e le occasioni in cui si ballava, come le feste di paese o le pause dal lavoro in montagna. Ci canta antiche strofe di canzoni e ci spiega le tradizioni legate alla musica e al ballo, come i canti a fronna ‘e limone e i canti a dispetto.

Nonostante i suoi dolori fisici, Vincenzina si alza e, con un sorriso malizioso negli occhi, ci mostra la sua tarantella, come se il tempo non fosse mai passato. La sua passione per il ballo e la musica è intatta, così come la sua memoria delle antiche tradizioni di Cirignano. Con lei, sembra di fare un viaggio nel tempo, alla scoperta di un mondo fatto di suoni, colori e allegria, che risuona ancora nei suoi ricordi e nelle sue gesta di ballerina di tarantella.

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