La storia di Patrizio Bosti e Gennaro Mazzarella è un vero e proprio spaccato della realtà criminale che si cela dietro le muri dei penitenziari italiani. Due potenti boss rivali fuori dal carcere, ma con un comportamento sorprendente quando si trovano dietro le sbarre.
La Dda di Napoli ha rivelato che i due nemici giurati, a capo di clan che si contendono il controllo delle attività illecite a Napoli, sembrano aver trovato un accordo per porre fine alla sanguinosa guerra e dividere gli affari senza essere disturbati dalle autorità.
La comunicazione tra i due boss, con messaggi di augurio e saluti scambiati anche all’interno del carcere, ha destato l’attenzione degli inquirenti che hanno bloccato la scarcerazione di Patrizio Bosti. Anche il tentativo di riappacificazione tra i due detenuti è stato evidenziato nelle 900 pagine dell’ordinanza cautelare.
Nonostante i tentativi di pace e i saluti apparentemente innocui, la Procura sospetta che dietro questi gesti possa nascondersi il tentativo di riprendere il controllo del clan e delle attività illecite. La storia di questi due boss mafiosi è solo l’ennesimo esempio di come la criminalità organizzata sia in grado di infiltrarsi anche dietro le sbarre, mettendo a rischio la sicurezza e la legalità del nostro Paese.