Le truffe agli anziani: un fenomeno in crescita a Napoli
Napoli. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, cresce a Napoli, così come in Campania e in Italia, l’allarme per le truffe agli anziani. Balordi che sfruttando la fragilità di queste persone riescono a farsi consegnare denaro, oro e preziosi, e poi a dileguarsi. L’ultimo caso, ieri, a Fuorigrotta, dove un gruppo di almeno 3 persone ha ingannato una donna di 83 anni. La vittima, evidentemente già conosciuta dai delinquenti, è stata contattata da un malvivente che, spacciandosi per il direttore di un ufficio postale, chiedeva il pagamento di un’ingente somma di danaro da consegnare a un emissario. Denaro che doveva servire a “salvare” il figlio dall’arresto.
Secondo il racconto telefonico del bandito, infatti, il figlio della vittima avrebbe dovuto pagare, subito e in contanti, migliaia di euro corrispondenti a una serie di multe non pagate. L’83enne, giustamente preoccupata per la sorte del figlio, e convinta da un colloquio telefonico con un secondo bandito che si spacciava per il figlio (si sospetta l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per simulare la voce), presa dal panico ha scelto di consegnare il denaro alla persona che nel frattempo si era presentata a casa. I malviventi, però, non contenti di quanto ricevuto, hanno avuto anche il coraggio di chiedere altro denaro alla vittima. Una cifra ragguardevole che lei ha consegnato.
La sua unica preoccupazione, infatti, come per ogni mamma era salvare il figlio e poco importavano i soldi.
A raccontare l’accaduto è l’avvocato Marcello Lala: «Ho assistito alla scena della truffa a mia madre tramite alcune telecamere. Durante questi eventi, i truffatori contattavano anche me dicendo di essere i vigili del Comune di Pompei e che c’erano delle multe da pagare. Cosa assurda e impossibile che mi ha fatto capire subito che era in atto un tentativo di raggiro. Ho allertato la polizia che è intervenuta immediatamente. Purtroppo non c’è stato niente da fare. Evidentemente, all’esterno del parco, era appostato un complice che ha dato l’allarme facendo sì che tutti i malviventi riuscissero a dileguarsi. Uno mi ha addirittura chiamato per dirmi “sei arrivato a casa”. Come per dire: “sappiamo che hai avvertito la polizia ma ce ne siamo andati» spiega l’avvocato.
«La situazione, purtroppo, è preoccupante e tantissime persone mi hanno riferito di esser stati vittima di questa truffa. O quantomeno vittime di un tentativo di raggiro analogo a questo. A Fuorigrotta i casi sono stati molti. Siamo di fronte a un fenomeno sociale allarmante, di una gravità incredibile, dove si abusa delle persone indifese. Purtroppo le persone anziane, nonostante le mille raccomandazioni, quando sentono parlare di familiari, presi dal panico, acconsentono a tutte le richieste. È necessario, quindi, un intervento da parte di chi è deputato a vigilare e a governare. Le Istituzioni dovrebbero porre la massima attenzione su questo reato gravissimo che sta riguardando tutto il Paese. Servirebbero normative più severe, da parte dello Stato, e controlli ancora più serrati delle forze dell’ordine per debellare questi crimini che colpiscono proprio la parte più fragile della nostra società», conclude Lala.