Un giovane di soli 16 anni si trova ora in una stanza protetta del centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, dopo aver ferito gravemente un coetaneo di 15 anni a Volla. È disperato e si dice pentito, ma ora è accusato di tentato omicidio e dovrà affrontare un’udienza davanti al gip. L’avvocato del ragazzo, Mariangela Covelli, ribadisce che il suo assistito non aveva intenzione di uccidere e si chiede come certi adolescenti possano arrivare a compiere gesti così gravi per futili motivi.

La nottata di follia a Volla, che ha visto coinvolto un quindicenne ferito con due fendenti al petto durante una lite, è solo l’ultimo triste esempio di giovani armati che rischiano la vita e quella degli altri. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno permesso ai carabinieri di identificare il presunto aggressore, che è stato trovato a casa con gli abiti ancora macchiati di sangue.

Il ragazzo potrebbe finire nell’istituto minorile di Nisida, mentre il ferito, ricoverato a Villa Betania, sta fortunatamente migliorando. È importante sensibilizzare i giovani sulle conseguenze dei propri comportamenti e cercare di evitare che gesti così gravi possano pesare per il resto della loro vita. La camorra, almeno in questo caso, non c’entra, ma la violenza giovanile è comunque un fenomeno dilagante che va contrastato con fermezza e prevenzione.

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