Salvatore Memoli, il figlio di Enza Basso, continua la sua ricerca della verità sulla scomparsa della madre e del domestico indiano Sonu avvenuta il 12 luglio 2007. Dopo 17 anni, Memoli crede di essere vicino a una ricostruzione accurata degli eventi. Quel giorno, Enza Basso aveva notato movimenti sospetti nella loro proprietà e, preoccupata, era andata a controllare. Poco dopo, è stata vista dalla collaboratrice domestica che ha udito frasi incoerenti seguite da un clima di violenza. Questo è quanto riportato da Le Cronache consultabili online.

Un testimone ha raccontato di aver visto un’auto allontanarsi rapidamente, mentre un altro testimone, un collaboratore indiano, ha dichiarato che la signora Enza e Sonu si erano allontanati tranquillamente. Le discrepanze tra le testimonianze suggeriscono un regolamento di conti.

Le indagini hanno rivelato che il domestico Sonu aveva ottenuto un permesso di soggiorno senza l’intermediazione di mediatori, a differenza di altri connazionali. La famiglia Memoli sospetta che Sonu sia stato punito per essersi rifiutato di pagare per ottenere il permesso.

Recentemente, la Procura ha effettuato degli arresti legati a una rete criminale che sfruttava stranieri per ottenere permessi di soggiorno, sequestrando ingenti somme di denaro. Memoli e la sua famiglia chiedono che venga condotta un’indagine approfondita, poiché credono che i responsabili siano italiani e ancora in libertà.

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