Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, una donna di 33 anni avrebbe subito violenze da parte del suo convivente, un uomo di 41 anni di origine russa. Le aggressioni sarebbero state particolarmente gravi, con minacce di morte, botte e schiaffi, e addirittura l’isolamento della vittima dai propri familiari, che l’uomo odiava in quanto ucraini.

In una delle situazioni più cruente, l’uomo avrebbe addirittura bruciato i vestiti della donna e l’avrebbe fatta cadere su un fuoco acceso, causandole ustioni di secondo grado al gluteo, alle braccia e all’addome. La sorella della vittima ha raccontato che l’uomo insultava la famiglia definendoli “ucraini di merda che devono morire”.

La donna, costretta a ricorrere più volte al pronto soccorso dell’ospedale di Lacco Ameno, ha vissuto un vero e proprio inferno a causa delle violenze subite. È importante che casi come questo vengano portati alla luce e che le vittime possano trovare il coraggio di denunciare il proprio aguzzino per porre fine a questa terribile situazione.

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