Una città è stata sconvolta dal dolore in un silenzio che lascia ancora molti interrogativi irrisolti. La morte del 38enne Paolo Houssari, avvenuta dopo cinque giorni di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Caserta, si sta trasformando in un caso misterioso. I carabinieri locali, incaricati di condurre le indagini per conto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Purtroppo, ci sono ancora molti dettagli che non trovano spiegazione.

La sera di venerdì, dopo aver trascorso del tempo al chiosco di piazza Giovanni XXIII e aver bevuto qualche birra di troppo, Paolo è stato brutalmente aggredito da un gruppo di persone. Dopo essere stato picchiato e maltrattato, è stato caricato su una macchina scura e abbandonato fuori al pronto soccorso, in condizioni critiche. Gli operatori sanitari hanno fatto il possibile per salvarlo, ma purtroppo non ce l’hanno fatta.

La notizia della morte di Paolo è stata devastante per la sua famiglia, che aveva sperato fino all’ultimo in un miracolo. Era una persona conosciuta dalle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati all’uso di droghe, ma era anche apprezzato per la sua generosità e il suo cuore grande. La violenza di quella sera è avvenuta a pochi passi da un evento sportivo organizzato dal comune, in una zona che negli ultimi tempi stava rinascendo.

Oggi, dopo il sequestro della salma da parte della Procura, si procederà all’esame autoptico per cercare di fare luce su quanto accaduto. I funerali potrebbero tenersi già domani, con la città che si prepara a commemorare la perdita di Paolo. Il sindaco ha dichiarato il lutto cittadino in segno di rispetto e solidarietà.

La famiglia di Paolo chiede giustizia e verità per quanto accaduto. Vogliono che i responsabili vengano arrestati e paghino per il male inflitto a Paolo e alla sua famiglia. La città è unita nel dolore e nella speranza che giustizia venga fatta per Paolo.

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