Un istituto scolastico di Torrione è stato al centro di un caso di bullismo che ha coinvolto quattro ex studenti, che hanno testimoniato la settimana scorsa in tribunale. Le accuse includono violenze fisiche e verbali, furti, minacce e distruzione di materiale scolastico. In particolare, un bambino figlio di un poliziotto è stato preso di mira dal cosiddetto “baby bullo”, che avrebbe agito con impunità per anni. Le vittime hanno raccontato di ansia e paura di andare a scuola in quel periodo.
Durante le udienze, i ragazzi hanno confermato di essere stati vittime di violenze da parte dei bulli, con episodi di particolare gravità che hanno portato a prognosi di due giorni per una delle vittime. Il padre di uno dei bulli, ora a processo, ha ammesso di avere problemi con le forze dell’ordine a causa del suo lavoro nel mondo delle spedizioni, e di aver trasmesso questo astio al figlio.
Il caso è emerso alla fine dell’anno scolastico, quando i genitori delle vittime hanno deciso di denunciare le violenze nonostante i tentativi falliti di fermarle. Le maestre della scuola primaria sono accusate di maltrattamenti, mentre il padre del “baby bullo” è accusato di lesioni personali aggravate per non aver impedito al figlio di compiere atti di violenza. La situazione è stata resa ancora più grave perché i bulli sono cresciuti e hanno acquisito potere durante gli anni di scuola elementare.