Un’inchiesta che ha portato alla luce un florido traffico di droga che si estendeva dalla provincia di Caserta fino a quella di Salerno, incluso nell’Agro nocerino, si conclude in primo grado con otto condanne. Quattro di queste sono state emesse per quattro salernitani (residenti tra Cava de’ Tirreni e Castel San Giorgio). Le condanne emesse dal Gup vanno da 2 a 5 anni di reclusione. Per altri tre imputati, tutti africani, le condanne vanno da 3 a 5 anni. La sentenza riguarda gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. L’indagine è stata condotta dai carabinieri di Grazzanise, con i primi accertamenti avviati nel novembre 2020 e proseguiti fino al 2021.

Attraverso una serie di scambi di stupefacenti, in una zona particolarmente sensibile come gli ex palazzi Grimaldi, gli inquirenti sono riusciti a scoprire una fitta rete di spacciatori e acquirenti, in gran parte africani. Il lavoro della procura ha rivelato anche una particolarità: il gruppo dei nigeriani è stato intercettato mentre praticava riti “magici” per assicurarsi il successo nella compravendita di droga o per proteggere il carico che doveva arrivare in Italia. Prima dell’acquisto di un carico proveniente dall’Africa orientale, i pusher naturalizzati castellani chiamavano un mago nelle loro terre d’origine, il quale doveva compiere un rituale vudù propiziatorio per garantire che il carico o il corriere fossero al riparo da malocchi o eventi negativi. Tredici persone sono state coinvolte in totale.

Lo spaccio avveniva frequentemente a Castel Volturno, gestito dal gruppo di nigeriani e ghanesi, a vantaggio dei tossicodipendenti locali o dei piazzisti che, grazie al prezzo competitivo di mercato, si rifornivano dagli africani per poi rivendere la droga nel loro territorio con un margine di profitto superiore al 50%. Le province coinvolte erano Teramo, Salerno, Perugia e Latina. I carabinieri, attraverso intercettazioni, hanno registrato i contatti tra gli imputati e i fornitori locali, che a loro volta si accordavano sui prezzi di mercato dello stupefacente in Africa per poi rivenderlo in Italia. La droga veniva acquistata e consumata sul posto stesso dell’acquisto, il che ha portato i militari a effettuare almeno sei arresti in flagranza.

Durante una serie di perquisizioni sono stati trovati 500 euro in contanti e mezzo chilo di droga di vario tipo, compresi ovuli, nelle disponibilità di alcuni degli implicati. Gli imputati della provincia di Salerno hanno un’età compresa tra i 26 e i 38 anni. La sentenza è stata emessa dal Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

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