Il caso della morte di Marta Maria Ohryzko a Barano d’Ischia sta prendendo una piega sempre più inquietante, con nuovi dettagli che emergono dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine. La donna ucraina di 33 anni è stata trovata morta in un dirupo dopo una discussione con il suo compagno, Ilia Batrakov.

Le indagini hanno rivelato che, dopo la caduta di Marta Maria, Batrakov ha ignorato completamente le sue richieste di aiuto, non rispondendo alle chiamate e ai messaggi disperati della compagna. La donna avrebbe cercato di contattarlo subito per chiedere soccorso, ma è morta a causa delle ferite e del tempo trascorso da sola nel fossato.

Il comportamento di Batrakov è diventato sempre più sospetto, con la rivelazione che avrebbe addirittura ritrovato la donna nel dirupo ma si sarebbe allontanato lasciandola lì come una punizione. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti, e l’autopsia sarà fondamentale per chiarire le cause della morte di Marta Maria.

Le indagini hanno inoltre portato alla luce episodi di violenza precedenti da parte di Batrakov nei confronti della compagna, con referti medici che documentano le percosse subite dalla donna. Gli atti di violenza sarebbero stati numerosi nel tempo, con minacce e maltrattamenti che hanno portato alla tragica fine di Marta Maria.

La famiglia della vittima ha raccontato alle autorità che a Marta Maria era vietato incontrare i parenti, in quanto Batrakov considerava gli ucraini come “merda che deve morire”. La situazione si fa sempre più intricata, con nuovi dettagli che emergono e che rendono il caso sempre più inquietante.

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