Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è attualmente in una situazione di grave emergenza a causa della mancanza di personale e del sovraffollamento. Il sindacato di polizia penitenziaria Con.Si.Pe ha lanciato l’allarme, sottolineando che mancano oltre 100 poliziotti penitenziari e che il numero di detenuti supera di gran lunga la capacità massima della struttura.

Questa disparità tra i diritti del personale e i carichi di lavoro sta creando condizioni estremamente stressanti, mettendo a rischio la sicurezza di tutti e l’integrità del penitenziario. Il carcere “F. Uccella” doveva essere un deterrente contro la criminalità locale, ma durante la pandemia di COVID-19 è stato teatro di rivolte che hanno minato la sua autorevolezza e l’immagine dello Stato.

Il segretario nazionale di Con.Si.Pe, Francesco De Curtis, ha sottolineato che lavorare in queste condizioni significa non poter offrire un servizio adeguato, mettendo a rischio l’ordine e la sicurezza del penitenziario. Anche il vicepresidente Luigi Castaldo ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento nell’organizzazione del lavoro del Corpo di Polizia Penitenziaria, considerando che in tutta Italia mancano oltre 10.000 poliziotti penitenziari.

Per sollecitare un intervento concreto, i dirigenti sindacali hanno annunciato una manifestazione per il prossimo 12 settembre davanti al PRAP della Campania, per rivendicare il diritto a un lavoro sano, sicuro e dignitoso per i poliziotti penitenziari. È importante colmare questa carenza di personale nei prossimi anni per garantire un servizio efficace e sicuro per tutti.

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