Le motivazioni di un uomo accusato di rifiuto di indicazioni sulla propria identità saranno rese note tra sessanta giorni. Si tratta di Bernardo Cava, il quale durante un controllo dei carabinieri mentre era sorvegliato speciale, si è rifiutato di consegnare i documenti il 17 maggio del 2022 a Mugnano del Cardinale.
L’avvocato di Cava, Claudio Frongillo, ha difeso il suo cliente sottolineando che i carabinieri conoscevano bene la sua identità, visto che lo controllavano da due anni e che si trovavano proprio presso il suo domicilio. Questo argomento ha convinto il giudice monocratico che ha emesso la sentenza di assoluzione nei confronti di Cava.
Durante l’udienza, Bernardo Cava ha spiegato che in due anni di controlli non gli era mai stato richiesto il documento di identità, pensando che potesse trattarsi di un falso carabiniere e temendo un possibile attentato.
Le motivazioni che hanno portato a questa decisione verranno rese note tra sessanta giorni. La vicenda di Bernardo Cava evidenzia l’importanza di una corretta identificazione durante i controlli delle forze dell’ordine.