Nel corso degli ultimi anni, la città di Pagani è stata teatro di una serie di attività criminali legate al narcotraffico, che hanno coinvolto diversi individui tra cui Andrea De Vivo, Francesco Fezza e Daniele Confessore. Questi individui, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal Tribunale di Nocera Inferiore, avrebbero gestito un’associazione finalizzata al traffico di droga, imponendo prezzi ai vari spacciatori presenti sul territorio e ricorrendo a violenza e minacce per ottenere il pagamento dei debiti.

Le motivazioni della sentenza emessa dal Tribunale ricostruiscono dettagliatamente le attività illecite compiute dal clan Fezza-De Vivo di Pagani, che hanno portato a 13 condanne con pene che vanno dai 4 ai 25 anni e mezzo di carcere. Si parla di estorsioni ai commercianti, traffico di droga, possesso di armi, spaccio di stupefacenti, ma anche di affari legati alle sanificazioni durante la pandemia da Covid-19.

Un ruolo chiave nelle indagini è stato giocato da Rosario Giugliano, ex killer della Nuova Famiglia diventato collaboratore di giustizia, che ha svelato i retroscena e gli interessi del clan paganese. Grazie alle sue testimonianze, è emerso il coinvolgimento dei Fezza-De Vivo anche nella zona industriale di Fosso Imperatore e nelle attività di sanificazione legate al periodo di emergenza sanitaria.

La sentenza del Tribunale sottolinea il legame stretto tra i due gruppi criminali e la loro capacità intimidatoria, che ha portato alla condanna degli imputati. Tuttavia, le difese hanno la possibilità di presentare ricorso in appello, così come la Dda potrà continuare le indagini per far luce su ulteriori dettagli legati a questa vicenda criminale.

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