Salvatore Romano, noto come “Totore Marlboro”, è stato condannato a 15 anni di carcere per il suo coinvolgimento in un’organizzazione di narcotrafficanti attiva a San Pietro a Patierno e Secondigliano. Anche il figlio Daniele Romano e Antonio Russo hanno ricevuto condanne pesanti.

Le donne del gruppo, tra cui Giuseppina Esposito, moglie di Romano, hanno ottenuto pene più lievi grazie all’esclusione dell’accusa associativa. Le indagini hanno rivelato il modus operandi del gruppo, che gestiva un servizio di consegna di cocaina a domicilio in diverse zone della città.

Il giro d’affari della piazza di spaccio ammontava a circa mezzo milione di euro all’anno. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di denaro contante. Le condanne imposte ai vari membri del gruppo confermano la gravità dei reati commessi e la necessità di reprimere il traffico illecito di sostanze stupefacenti.

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