La memoria di Mario Paciolla, giovane cooperante Onu trovato morto in Colombia, è stata celebrata da poche persone che hanno trasformato uno spazio urbano in un luogo di riflessione e giustizia. Nonostante la Procura di Roma abbia archiviato il caso come suicidio, molti sostengono che si sia trattato di omicidio. La commemorazione, con bandiere di Amnesty International e discorsi dei genitori di Mario, è stata un momento intenso e toccante. La morte dell’ideale di Mario è stata anonima ma eroica, simbolo di un passato in cui l’idealismo poteva salvare il mondo. La Colombia, patria di grandi scrittori, è stata il luogo scelto da Mario per combattere per i suoi ideali. La luce rosata dell’imbrunire sul profilo della città ha reso l’atmosfera ancora più suggestiva, ricordando che la speranza di un mondo migliore è ancora possibile. Álvaro Mutis, scrittore colombiano, ha scritto che se si ha la pazienza del ciottolo, un giorno verrà chiamati con un nome mai pronunciato prima. I sentimenti degli eventi modificano i luoghi urbani, portando un rinnovato senso di qualità e speranza.

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