La decisione del Tribunale del Riesame per l’architetto Fabio Guerriero è attesa con ansia, in seguito al deposito di nuovi atti da parte del pubblico ministero Vincenzo Russo durante l’udienza davanti ai giudici dell’VIII sezione del Tribunale del Riesame di Napoli. L’accusa chiede l’annullamento o l’attenuazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per Guerriero, firmata dal Gip del Tribunale di Avellino. Gli avvocati Nicola Quatrano e Marino Capone hanno discusso la questione durante l’udienza, durante la quale è stato depositato anche l’interrogatorio di uno degli indagati dell’ultimo filone, oltre a una serie di documenti acquisiti durante le perquisizioni.

Guerriero è accusato di concorso in corruzione insieme all’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa e ad altri tre imprenditori. Gli inquirenti contestano quattro episodi corruttivi, sostenendo che i sei indagati si siano accordati per un patto corruttivo che prevedeva il pagamento di somme di denaro in cambio di appalti per vari lavori. Dopo una prima dazione di cinquemila euro, consegnata da un imprenditore che si era aggiudicato l’appalto a Guerriero, sarebbero stati versati altri ventimila euro secondo le ipotesi investigative.

Ora si attende la decisione dei giudici del Tribunale del Riesame, che dovranno valutare i nuovi atti depositati e decidere il destino dell’architetto Fabio Guerriero e degli altri indagati coinvolti nell’inchiesta Dolce Vita.

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