I detenuti del carcere di Avellino sollevano problemi legati alla mancanza di acqua e alla carenza di personale. Oggi il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, ha visitato il carcere insieme alla Direttrice Rita Romano e alla Vicecomandante Tiziana Perillo. Durante la visita, i detenuti hanno lamentato la mancanza di acqua per diverse ore, causata da un guasto all’impianto idrico gestito dall’Alto Calore.
Inoltre, i detenuti hanno espresso il desiderio di poter utilizzare l’area verde per incontri con i propri figli minori, ma la Direttrice ha risposto che non era possibile a causa della mancanza di personale di Polizia Penitenziaria. Anche l’assistenza sanitaria e le visite specialistiche sono state denunciate come precarie, mettendo in discussione il diritto alla salute.
Nel reparto femminile, sono in corso lavori per l’allestimento delle docce in ogni cella e sono stati rimossi i plexiglas dalle finestre. Le detenute hanno offerto delle pizze al Garante, alla Direttrice e alla Comandante e hanno chiesto di organizzare una “festa della famiglia” con un pranzo tra detenute, figli e familiari, impegno che il Garante ha preso per il prossimo settembre.
Al termine della visita, il Garante ha denunciato la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria e il mancato supporto di personale sanitario e sociale, evidenziando la necessità di aumentare gli agenti, gli ispettori e i mediatori linguistici. Ha sottolineato anche la lunga attesa per visite specialistiche e psichiatriche, arrivando a otto mesi in alcuni casi, e ha espresso la speranza che vengano fornite autobotti d’acqua durante il periodo di precarietà idrica.
La situazione nel carcere di Avellino evidenzia la necessità di interventi urgenti per migliorare le condizioni di detenzione e garantire i diritti fondamentali dei detenuti.