Santa Maria Capua Vetere, violenze in carcere: tornano in servizio gli agenti imputati

Dopo quattro anni e mezzo di sospensione, sei agenti della polizia penitenziaria coinvolti nel processo per i pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nel 2020 sono stati riammessi in servizio. Tra di loro ci sono due dirigenti, Gaetano Manganelli e Anna Rita Costanzo, che ricoprono rispettivamente i ruoli di capo e vice della Polizia Penitenziaria dell’istituto penale, due ispettori e due assistenti capo.

Il sindacato Uspp si è detto soddisfatto per questa decisione, definendo il provvedimento precedente come “eccessivamente penalizzante”. Secondo il sindacato, il fatto che siano passati così tanti anni dai fatti contestati e che le famiglie degli agenti abbiano subito disagi economici a causa delle sospensioni, rendeva necessaria questa reintegrazione.

La vicenda delle violenze in carcere è stata al centro di una lunga vicenda giudiziaria che ora sembra giungere a una conclusione con il ritorno in servizio degli agenti coinvolti. Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questa decisione e se ci saranno ulteriori sviluppi nel caso.

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