Scontro tra avvocati nel processo Aste Ok: denunce e querele in arrivo
Un duro scontro si è scatenato tra gli avvocati coinvolti nel processo Aste Ok. L’avvocato Carlo Taormina, difensore di uno degli imputati, ha annunciato di voler intentare azioni legali nei confronti dei suoi tre colleghi D’Archi, Perillo e Provvido. Secondo Taormina, i tre avvocati avrebbero orchestrato un accordo tra un testimone e un imputato con l’intento di danneggiarlo.
Il processo, sebbene concluso, ha lasciato dietro di sé una serie di questioni spinose. Taormina è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari dal pm dell’Antimafia di Napoli, Woodcock. L’avvocato minaccia di presentare ulteriori denunce, questa volta nei confronti di Daniela Marra, testimone nel processo, se confermerà quanto riferito da Perillo, suo avvocato di fiducia. Marra è stata indagata e perquisita dall’Antimafia a luglio.
Le accuse mosse contro Taormina riguardano un presunto tentativo di alterare la testimonianza di Marra in cambio di denaro. Il collega Perillo ha riferito che Marra avrebbe ricevuto una proposta di accordo da Formisano, tramite Taormina. Tuttavia, Taormina respinge le accuse e sottolinea di aver incontrato le persone coinvolte solo una volta, durante la raccolta delle loro dichiarazioni.
La solidarietà ai colleghi denunciati è stata espressa dall’avvocato Gaetano Aufiero, presidente della Camera Penale Irpina, che auspica un confronto equilibrato. Aufiero conosce personalmente Taormina, Perillo e D’Archi e si è detto solidale con tutti loro. Ha sottolineato l’importanza di risolvere le controversie all’interno dei palazzi di giustizia, in un confronto con le autorità competenti.
Resta da vedere come si evolverà la situazione e se le accuse saranno confermate. In attesa degli sviluppi, è fondamentale garantire la correttezza e l’irreprensibilità della condotta di tutti gli avvocati coinvolti in questa complessa vicenda giudiziaria.
