La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il fermo di un 48enne, Mario Eutizia, che giovedì mattina si è recato dai carabinieri di Caserta e ha confessato quattro omicidi, tutti di persone presso cui aveva svolto il ruolo di badante. Le vittime risiedevano in diverse città, tra cui Casoria, Latina e Cilento.

Secondo quanto emerso, il badante avrebbe somministrato dosi eccessive di sedativi agli anziani che assisteva, con l’intento di portarli dolcemente verso la morte, spinto da una profonda compassione e pietà per loro, considerando la loro avanzata età e le gravi malattie di cui soffrivano.

Mario Eutizia ha confessato i suoi delitti al pubblico ministero di Santa Maria Capua Vetere, spiegando di aver agito per “aiutare” le sue vittime a porre fine alle loro sofferenze. Tra le vittime ci sono anziani deceduti a Latina nel 2014, non ancora identificati, e due anziani di Casoria e Vibonati, morti rispettivamente lo scorso dicembre e marzo.

I carabinieri hanno accertato che Eutizia aveva prestato servizio come badante presso entrambi gli anziani di Casoria e Vibonati, e che in passato era stato denunciato per aver rubato l’auto di uno di loro dopo la morte. Entrambi gli anziani erano affetti da gravi patologie e assumevano sedativi, di cui Eutizia conosceva gli effetti letali.

Il badante, a sua volta paziente oncologico, ha chiesto aiuto al pm per non commettere altri omicidi, consapevole di non poter sopportare ulteriori sofferenze. La vicenda ha destato scalpore e ha sollevato interrogativi sulla situazione degli anziani assistiti da badanti e sulla necessità di controlli più rigorosi in questi casi.

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