NAPOLI. Un vecchio conto da saldare o una vendetta improvvisa maturata nei circoli criminali di Pianura. Dopo l’omicidio brutale del ventenne Gennaro Ramondino, la polizia sta indagando su possibili collegamenti con spacciatori della periferia ovest di Napoli. Tuttavia, resta da chiarire quale clan potrebbe essere dietro all’assassinio. Al momento, i sospetti si concentrano sulle cosche coinvolte nella recente faida di Fuorigrotta e Bagnoli, come i Troncone e gli Esposito-Iadonisi, e sulla guerra in corso a Pianura, la stessa zona in cui è stato trovato il corpo carbonizzato di Ramondino.

Nonostante la giovane età, la vittima aveva già avuto un precedente e era scampato a un agguato in passato. Era vicino al clan Troncone di Fuorigrotta, ma si era allontanato da loro. Secondo le indagini, aveva stretto rapporti con il ras Massimiliano Santagata, capo di un’agguerrita paranza attiva a Pianura. Anche Santagata era stato recentemente arrestato per tentato omicidio.

Gli investigatori stanno analizzando le telecamere di sorveglianza di Pianura per trovare indizi sull’omicidio di Ramondino. Sembra che il corpo sia stato trasportato sul luogo del ritrovamento e potrebbe esserci stato un errore che è stato catturato dalle telecamere. Le piazze di spaccio attive a Pianura sono sotto stretta osservazione, poiché il delitto potrebbe essere legato a questo pericoloso ambiente.

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