Il macchinista navale sedato e “legato al letto”: prorogate le indagini sul caso

Un giovane macchinista di Mondragone (Caserta) è al centro di un’indagine disposta dal Gip di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica, per fare chiarezza su un episodio avvenuto mentre prestava servizio a bordo di una nave mercantile. Lo scorso marzo, il giovane è stato prelevato da un’eliambulanza dalla nave e portato in Italia, in uno stato confusionale e con un grave trauma alle gambe.

Secondo quanto denunciato dai familiari, le lesioni subite sarebbero il risultato di violenze subite mentre il giovane era in servizio sulla nave. Si parla di un contenimento nella “cabina di isolamento” della nave, dove sarebbe stato legato al letto con cavi utilizzati per il trasporto delle auto, rischiando di perdere l’uso degli arti.

Dopo essere stato ricoverato e dimesso con una sindrome compartimentale agli arti inferiori, la procura ha ipotizzato i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate, chiedendo inizialmente l’archiviazione del procedimento. Tuttavia, la famiglia, rappresentata dall’avvocato Sergio Pisani, ha presentato un’opposizione che è stata accolta dal giudice, il quale ha disposto ulteriori sei mesi di indagini.

Il legale ha anche chiesto la nomina di un consulente per accertare se i traumi subiti possano essere riconducibili ai reati di lesioni personali colpose e abuso dei mezzi di correzione o disciplina. La vicenda resta quindi al centro di un’attenta e approfondita indagine per fare chiarezza sulla verità dei fatti.

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