Il reato di omicidio preterintenzionale pluriaggravato è una delle accuse più serie che si possano ricevere. Quattro addetti alla sicurezza sono stati accusati di questo reato per aver aggredito un paziente di 62 anni durante una lite avvenuta l’8 aprile scorso. Il paziente stava cercando di entrare con la propria auto nel Policlinico Universitario “Federico II” di Napoli. Questa mattina, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Napoli Vomero, insieme ai militari della Stazione Napoli-Marianella, hanno eseguito gli arresti domiciliari per i quattro sospettati.

La decisione di arrestare i quattro è stata presa su ordine del giudice. Le indagini condotte dai carabinieri, che sono durate da aprile fino a giugno del 2024, hanno svolto un ruolo fondamentale. Le prove raccolte provengono dalle testimonianze delle persone presenti sul luogo dei fatti, ma anche da mezzi tecnici come telecamere di sicurezza e apparecchiature di sorveglianza. Inoltre, le consulenze medico-legali hanno contribuito in modo significativo a ricostruire l’accaduto.

Le indagini hanno rivelato che la vittima, un uomo di 62 anni, ha cercato di entrare nell’ospedale con la sua auto, ma è stato ripetutamente negato l’accesso, scatenando una violenta reazione. Durante la lite, il paziente è stato brutalmente aggredito da un gruppo di vigilanti, inclusi i quattro individui arrestati in seguito. Gli aggressori hanno colpito la vittima con pugni e calci al volto e ai genitali, causandogli lesioni mortali. Nonostante l’intervento dei soccorsi, l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo del personale medico a causa delle ferite subite. Queste circostanze tragiche e violente hanno portato le autorità a formulare accuse gravi e ad agire prontamente con gli arresti dei responsabili.

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