La caccia è un’attività che da sempre suscita passioni e polemiche. In Campania, la questione del Calendario Venatorio ha nuovamente scatenato il dibattito tra associazioni ambientaliste, animaliste e i cacciatori stessi.

Il TAR Campania ha deciso di sospendere nuovamente il Calendario Venatorio a seguito di motivi aggiunti depositati da alcune associazioni, scatenando la reazione critica dell’ENALCACCIA nei confronti della Regione Campania. L’associazione ha duramente criticato l’operato dell’assessorato guidato da Nicola Caputo e del team caccia Campania, definendoli poco esperti e poco attenti alle esigenze dei cacciatori.

Per i cacciatori campani, questa decisione rappresenta una pesante bocciatura e un ulteriore colpo alla loro passione. Già lo scorso anno avevano dovuto subire una situazione simile, con provvedimenti regionali poco chiari e poco motivati. Ora, ancora una volta, sono costretti a vedere sospeso il loro calendario di caccia a causa di decisioni giudiziarie che sembrano non tener conto delle loro esigenze.

La caccia è un’attività che richiede responsabilità, rispetto per l’ambiente e per gli animali. È importante che le decisioni riguardanti il Calendario Venatorio siano prese con attenzione e competenza, ascoltando tutte le parti coinvolte e cercando di trovare un equilibrio tra la tutela della fauna e le esigenze dei cacciatori.

In attesa di ulteriori sviluppi su questa vicenda, i cacciatori campani continuano a difendere la propria passione e a chiedere di essere ascoltati e rispettati nelle loro richieste. Speriamo che in futuro si possa trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte e che permetta di praticare la caccia in modo sostenibile e responsabile.

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