Il Vallo di Diano si trova di fronte a una grave emergenza sanitaria a causa della carenza di medici rianimatori del 118. La situazione è diventata critica durante l’estate, quando si è reso necessario coprire tre turni mensili con personale aggiuntivo. La vasta area coperta dalle postazioni del 118, che va da Casalbuono a Petina e da Teggiano a Sala Consilina, conta circa 70mila abitanti e una rete stradale importante come l’A2 del Mediterraneo.
Questa carenza di personale ha portato a situazioni estreme, come quella in cui un medico del 118 è stato chiamato a trasferire un bambino di 8 anni fino a Salerno a causa dell’assenza di rianimatori in ospedale.
Antonio Casale, referente territoriale del Vallo di Diano, ha definito la situazione un “disastro annunciato” che mette a rischio la vita di centinaia di persone. Ha denunciato la mancanza di assistenza medica per i cittadini e i turisti della zona, sottolineando la responsabilità della sanità pubblica e delle politiche clientelari che hanno portato a questa situazione.
È urgente trovare una soluzione a questa emergenza sanitaria per garantire un servizio essenziale e di qualità per la popolazione del Vallo di Diano.

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