Il Tribunale di Torre Annunziata ha emesso una sentenza di condanna per Alfonso Manzella, noto con il soprannome di “Zuccherino”, a 14 anni e 6 mesi di carcere. L’accusa riguarda il coinvolgimento in attività legate alla droga, estorsioni e conflitti tra clan criminali. La Dda di Napoli e Salerno ha condotto un’indagine concentrata tra Poggiomarino e Pagani, che ha portato anche alla condanna di Rosario Giugliano e Gianluca Domenico Marano. La madre di Manzella, Teresa Caputo, è stata invece assolta dalle accuse a suo carico.
I fatti contestati si sono verificati tra il 2016 e il 2020 e sono legati allo scontro tra due clan, uno guidato da Rosario Giugliano e l’altro da Antonio Giugliano, nonostante non vi sia parentela tra i due. Le attività illecite includevano intimidazioni, estorsioni, traffico di droga, riciclaggio di denaro, intestazioni fittizie e possesso di armi da fuoco.
Il gruppo criminale capeggiato da “o’ Minorenne” mirava a prendere il controllo delle attività illegali a Poggiomarino e zone limitrofe, nonché delle imprese locali, al fine di gestirne i profitti. Manzella avrebbe agito come luogotenente per conto del patrigno Giugliano mentre quest’ultimo era in carcere. La Dda ha emesso numerose misure cautelari e sequestri di beni per un valore di 50 milioni di euro.
La rivalità tra i due clan è culminata in episodi violenti, come un agguato a una caffetteria nel centro di Poggiomarino nel 2017, durante il quale furono sparati colpi d’arma da fuoco. Manzella avrebbe organizzato l’attacco su ordine di Giugliano, che aveva affidato a lui e al nipote il controllo delle attività illegali.
Rosario Giugliano ha anche ammesso di aver influenzato le elezioni a Poggiomarino tra il 2015 e il 2020, sostenendo vari candidati. Tuttavia, sia lui che Manzella sono stati assolti da alcune accuse. I loro avvocati difensori sono Vincenzo Calabrese e Giuseppe Della Monica.
La condanna di Manzella e degli altri imputati conferma l’attività criminale dei clan coinvolti e la determinazione delle autorità nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata.