NAPOLI. Un vigile è stato brutalmente picchiato sulla strada Domiziana per un sorpasso non gradito, ma i responsabili del raid non hanno ricevuto una punizione adeguata. Lo scorso aprile, hanno attaccato un agente municipale in servizio nel Comune di Napoli. L’aggressione è avvenuta sulla Domiziana, a Varcaturo, di fronte a numerosi automobilisti terrorizzati. Nonostante la grande attenzione mediatica, i colpevoli, tra cui Carmelo Maglione, figlio del defunto boss di Villaricca Francesco Maglione, sono riusciti a ottenere pene relativamente leggere.

Il processo di primo grado si è concluso ieri davanti al giudice Mariangela Guida, con Carmelo Maglione condannato a 3 anni di reclusione e gli altri tre imputati a 2 anni e 4 mesi ciascuno. Maglione ha anche ottenuto gli arresti domiciliari. L’aggressione è avvenuta il 7 aprile e ha coinvolto un agente fuori servizio che viaggiava con la sua famiglia. Dopo un sorpasso non gradito, è stato costretto a scendere dall’auto e è stato circondato e picchiato fino a perdere i sensi.

Dopo che il video dell’aggressione è diventato virale sui social media, Maglione e i suoi complici hanno cercato di minimizzare il loro coinvolgimento, fingendo di non conoscersi. Tuttavia, le indagini hanno dimostrato il contrario: i tre erano amici e si frequentavano regolarmente. L’agente municipale ha raccontato agli investigatori che le due auto coinvolte nel sorpasso pericoloso sembravano conoscersi e lo hanno inseguito fino a costringerlo a fermarsi.

Nonostante la gravità dell’aggressione, i responsabili non hanno ricevuto una punizione adeguata. Una situazione che solleva interrogativi sulla giustizia nel nostro paese e sulla protezione delle forze dell’ordine che rischiano la propria vita per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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