La partita tra Cagliari e Napoli è stata interrotta a causa di scontri tra le tifoserie

La partita tra Cagliari e Napoli, in corso alla Unipol Domus Arena, è stata interrotta a causa di scontri tra le tifoserie. Il caos è scoppiato quando gruppi di tifosi avversari hanno iniziato a lanciarsi oggetti, inclusi petardi e fumogeni, alcuni dei quali sono finiti sul terreno di gioco, nell’area di rigore del Cagliari.

La situazione è degenerata ulteriormente quando fumogeni lanciati dai sostenitori del Napoli hanno colpito la curva sud del Cagliari, una zona occupata anche da famiglie e non solo dagli ultrà. Tra i provocatori napoletani sono comparsi striscioni offensivi con raffigurazioni di pecore accompagnate dalla scritta “Bee”, un insulto diretto ai tifosi sardi.

Anche i sostenitori più accesi del Cagliari, dalla curva nord, hanno reagito con il lancio di fumogeni verso l’area difesa dal portiere rossoblù Simone Scuffet, aumentando la tensione in campo. Durante gli scontri, uno steward ha tentato di intervenire per placare un tifoso cagliaritano, intenzionato a rispondere al lancio di petardi con un’asta in mano.

L’arbitro è stato costretto a sospendere temporaneamente il match, mentre i giocatori cercavano di riportare la calma tra i propri tifosi. La partita è ripresa dopo sette minuti, in seguito agli appelli dello speaker e con l’ingresso in campo delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che hanno presidiato l’area destinata ai sostenitori ospiti.

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