La Procura di Reggio Calabria ha deciso di riaprire il caso sulla morte dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, ordinando la riesumazione del corpo. La morte di Matacena, avvenuta a Dubai due anni fa, sta assumendo i contorni di un vero e proprio giallo. La Procura aveva già mostrato interesse nella vicenda, vista la figura controversa del politico, che si era trasferito negli Emirati Arabi per sfuggire a una condanna legata al processo “Olimpia”.

L’inchiesta ha portato alla decisione di riesumare la salma di Matacena, ufficialmente deceduto per un infarto del miocardio. Verrà riesumato anche il corpo della madre, Raffaella De Carolis, morta a Dubai tre mesi prima del figlio. Le autopsie saranno condotte da esperti nel campo medico-legale e tossicologico.

Una persona è già stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di duplice omicidio: Maria Pia Tropepi, ultima moglie di Matacena. I due si erano sposati poco prima che il politico fosse colpito dal malore fatale. Tropepi, originaria di Lamezia Terme, risiede tra l’Italia e gli Emirati Arabi e ha già nominato consulenti per assistere alle autopsie.

Gli investigatori ritengono sospetto anche il suo atteggiamento nei confronti dell’eredità di Matacena, contro la volontà della famiglia che aveva richiesto il rimpatrio della salma. La Tropepi sosteneva che il marito avesse espresso il desiderio di essere cremato, ma i figli sono riusciti a far rientrare il corpo in Italia e seppellirlo a Formia.

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