Lunghe attese per i funerali di Agnese Milanese e Giuseppe Guadagnino, madre e figlio, vittime della frana di un costone della montagna di Talanico, nella frazione di San Felice a Cancello, causata dall’alluvione del 27 agosto. Mentre la salma del figlio è ancora nell’istituto di Medicina legale dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, quella della madre si trova presso la casa funeraria della ditta di onoranze funebri “Lettieri”. Si prevede che i funerali possano svolgersi tra domani pomeriggio e giovedì mattina, con la presenza del vescovo e del parroco della chiesa di San Pietro Apostolo di Talanico.

Nel frattempo, le indagini della Procura continuano per accertare eventuali responsabilità nella tragedia, con particolare attenzione alla pulizia delle vasche di via Staglio, via Fontanelle e via Falde, e alla cava Giglio. È stato aperto un fascicolo d’indagine per duplice omicidio colposo, ma potrebbe essere ipotizzato anche il reato di disastro ambientale. I primi avvisi di garanzia potrebbero scattare tra sessanta e novanta giorni.

I lavori di riqualificazione sono stati avviati dal Genio Civile di Caserta nella vasca di via Staglio, dove si sono perse le tracce delle vittime. Il sindaco di San Felice a Cancello ha contattato la segreteria del ministro alla Protezione Civile per richiedere lo stato di calamità naturale, ottenendo rassicurazioni sui finanziamenti. Nonostante le criticità ancora presenti nella zona, il maltempo non ha causato disagi. La comunità resta preoccupata e spera che vengano prese misure adeguate per evitare tragedie simili in futuro.

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