Un’operazione condotta dalla Procura antimafia e dalla Guardia di Finanza di Firenze e Vicenza ha portato al sequestro preventivo di conti correnti e beni immobili per un valore superiore a 782mila euro. Questa azione riguarda 10 indagati e un’azienda edile a Grosseto, accusati di reati quali impiego di denaro di provenienza illecita, bancarotta fraudolenta e violazione della disciplina della responsabilità amministrativa degli enti.

Le indagini hanno coinvolto il nucleo di Polizia economica finanziaria di Firenze – Gico e il nucleo Pef di Vicenza, con il supporto della sezione mezzi tecnici dello Scico di Roma. Secondo quanto emerso, un imprenditore originario della provincia di Caserta, trasferitosi a Grosseto, avrebbe reinvestito denaro illecitamente acquisito proveniente da un soggetto contiguo al Clan dei Casalesi nella sua società tra il 2017 e il 2018.

L’imprenditore, insieme ad altri indagati, avrebbe contribuito al fallimento di una società di costruzioni a Verona nel 2020. A maggio scorso, la Procura di Firenze ha notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini. Questo caso mette in luce l’importanza delle azioni di contrasto alla criminalità economica e alle attività illecite che minano il sistema imprenditoriale italiano.

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