Un detenuto nigeriano si è tolto la vita nel carcere di Ariano Irpino dopo aver appiccato un incendio nella sua cella e aver aggredito tre agenti, mandandoli all’ospedale. Gli agenti hanno cercato di salvarlo, ma purtroppo non ci sono riusciti. Quest’uomo di 32 anni era ristretto per reati legati all’immigrazione clandestina e soffriva di problemi psichici. Aveva già avuto comportamenti violenti in passato, ma l’altro giorno ha creato tensioni nella sezione in cui si trovava, incendiando la cella e ferendo gli agenti intervenuti. Ora tre poliziotti sono in ospedale con diverse prognosi, uno con una frattura alla gamba e gli altri con ferite alle braccia. Altri agenti sono stati intossicati dai fumi dell’incendio. La situazione carceraria è sempre più difficile, con detenuti che si suicidano e mancanza di personale e strutture adeguate. Serve un intervento urgente per migliorare la gestione della salute mentale e garantire condizioni dignitose all’interno delle carceri.

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