La questione della scuola ex Lombardo Radice ha portato a un duro confronto tra il Comune e le famiglie degli alunni. L’udienza cautelare di ieri mattina è stata caratterizzata da toni concitati, con le famiglie che hanno impugnato il provvedimento che prevede l’abbattimento e la ricostruzione del plesso di via Roma, l’interdizione dell’edificio per motivi di sicurezza legati alla vulnerabilità sismica e alla parziale inagibilità, e il trasferimento dei bambini nel sito di piazza Cavour. Il legale del Comune ha sostenuto l’inammissibilità del ricorso, sottolineando che non c’è alcun atto di soppressione della primaria. Le famiglie, dal canto loro, chiedono chiarezza sui prossimi lavori e sul cantiere avviato. Le richieste istruttorie riguardano anche l’indice di vulnerabilità sismica del plesso di piazza Cavour e la possibilità di adeguare l’edificio di via Roma anziché demolirlo. Il verdetto del Tar è atteso entro lunedì prossimo. Nel frattempo, le famiglie attendono con ansia l’attivazione delle navette per il trasporto tra via Roma e piazza Cavour. Resta da definire il personale di assistenza a bordo. I lavori in piazza Cavour dovrebbero essere completati entro la fine di settembre. Ancora nessuna traccia dei certificati di agibilità, a una settimana dall’inizio dell’anno scolastico.