Un’aggressione sconvolgente è avvenuta al carcere Uccella di Santa Maria Capua Vetere, coinvolgendo un’infermiera che è stata attaccata da alcuni detenuti all’interno della struttura penitenziaria. Il sindacato Fp Cgil ha denunciato l’accaduto attraverso le parole del segretario provinciale con delega alla Sanità, Ciro Vettone, che ha espresso la sua vicinanza e solidarietà alla collega aggredita. Questo episodio si è verificato in un contesto di sovraffollamento e carenza di personale di custodia, con ben mille detenuti e pochi agenti a vigilare sulla sicurezza della struttura.

Non solo al carcere di Santa Maria Capua Vetere, ma anche nella struttura sanitaria residenziale di restrizione di Calvi Risorta, chiamata Rems, si sono verificati atti di violenza nei confronti del personale infermieristico. Gli operatori sanitari stanno vivendo una situazione di estremo disagio e paura, tanto che alcuni stanno chiedendo il trasferimento e i nuovi assunti rifiutano di essere assegnati a queste strutture per via dei rischi collegati alla loro incolumità.

Il problema della violenza contro il personale sanitario non riguarda solo i penitenziari, ma si estende anche ai pronto soccorso ospedalieri e alle emergenze del 118. Le aggressioni sono spesso causate dalla carenza di personale, che crea un ambiente insicuro e vulnerabile. È per questo che il sindacato chiede con urgenza un potenziamento dell’organico, al fine di garantire la sicurezza e la protezione di tutti gli operatori del settore sanitario.

È fondamentale affrontare questo problema con determinazione e prendere misure concrete per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti coloro che operano nel settore sanitario. Solo così sarà possibile prevenire episodi di violenza e proteggere chi ogni giorno si impegna per la salute e il benessere delle persone.

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