Cinque persone, tra cui Alessandro Abbinante, figlio di Guido Abbinante, sono state arrestate dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli con l’accusa di tentata estorsione. Gli inquirenti hanno scoperto che il gruppo aveva cercato di ottenere circa 500mila euro e tre appartamenti dalle loro vittime. Le minacce si sono protratte per sei mesi e sono culminate nell’incendio doloso dei locali di un’attività di rivendita.

Durante le indagini, la polizia ha sequestrato due pistole con munizioni presso l’abitazione di uno degli indagati. Attualmente, una sesta persona coinvolta nell’estorsione è ricercata dalle forze dell’ordine. Le autorità hanno definito il reato come tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Gli arresti sono avvenuti a Napoli e a Torre del Greco, dove i poliziotti hanno fermato i cinque responsabili. La cooperazione tra la Squadra Mobile e gli agenti del commissariato di Scampia ha portato all’esito positivo delle indagini coordinate dalla DDA.

La lotta alla criminalità organizzata è una priorità per le forze dell’ordine, che continuano a lavorare per garantire la sicurezza e proteggere i cittadini dai tentativi di estorsione e violenza.

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