Il legale di Filomena Smiraglia ha presentato un’istanza di revoca dell’interdizione dai pubblici uffici, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato le misure cautelari per altri indagati nell’inchiesta Dolce Vita. La decisione potrebbe arrivare in settimana per l’ex dirigente comunale, che era stata sottoposta agli arresti domiciliari attenuati e sostituiti con l’interdizione dai pubblici uffici per un anno.

Le contestazioni mosse nei confronti di Smiraglia riguardano il presunto favoreggiamento nel superamento delle prove per un concorso a tempo indeterminato. Secondo le indagini, la candidata M.C., dipendente dello studio professionale di Fabio Guerriero e sorella di un consigliere comunale, avrebbe ricevuto aiuto per superare la prova scritta. Guerriero e Smiraglia hanno ammesso di aver organizzato il tutto, con l’obiettivo di far vincere il concorso a M.C. per favorire il sindaco Festa e il suo entourage.

Le intercettazioni hanno rivelato che M.C. era in possesso delle domande e conosceva gli abbinamenti domande-busta prima della prova, il che potrebbe compromettere la validità delle prove nel caso di un processo a carico degli indagati. Resta da vedere se la Suprema Corte accetterà tali intercettazioni come prove nel caso di un eventuale processo.

Smiraglia e Guerriero sono al centro di un’inchiesta che ha scosso la città di Avellino, con accuse di favoritismo e corruzione nel settore pubblico. La decisione sulla revoca dell’interdizione dai pubblici uffici potrebbe cambiare il destino di Smiraglia e dei suoi coindagati, mettendo fine a mesi di incertezza e tensione per tutti gli interessati.

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