Nell’ambito dell’inchiesta Civico 17, che prende il nome dall’ubicazione della casa di uno dei coinvolti nella frazione di Lanzara a Castel San Giorgio, sono stati chiesti quasi 50 anni di carcere complessivi per otto imputati coinvolti nello spaccio tra l’Irno e l’Agro nocerino. Gli imputati hanno scelto il rito abbreviato e la sentenza è prevista per novembre.

La procura di Nocera Inferiore ha avanzato le seguenti richieste di condanna: 10 anni e 4 mesi per Emilia Capasso; 4 anni e 6 mesi per Vincenzo De Martino; 7 anni e 6 mesi per Salvatore Abenante; 4 anni per Giuseppina Vitale; 6 anni per Francesco Mari; 5 anni e 4 mesi per Maria Rosaria Mari e Francesco Osio Wahid; infine, 4 anni e 5 mesi per Camillo Nizza. Le difese avranno la possibilità di discutere nelle prossime udienze.

Le accuse mosse vanno dalla tentata estorsione allo spaccio, fino al possesso di armi da fuoco comuni e da guerra. L’inchiesta ha avuto origine dall’arresto di Vincenzo De Martino, trovato con cocaina, hashish e denaro, ritenuto provento del traffico di droga. Successivamente è emerso il ruolo della compagna Emilia Capasso, che avrebbe gestito la piazza di spaccio itinerante coinvolgendo anche i figli.

Durante le indagini è emerso che alcuni condomini venivano assoldati per tagliare e confezionare la droga. Inoltre, dal telefono di Salvatore Abenante sono emersi elementi che lo collegano al possesso di diverse armi da fuoco. La vendita di droga veniva mascherata attraverso un linguaggio codificato.

Ora spetta al Gup valutare le posizioni degli otto imputati e decidere le relative condanne.

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