La sentenza riguardante l’incidente mortale avvenuto nel marzo di cinque anni fa all’interno del capannone della società titolare dei supermercati Decò ha finalmente visto la luce. Il giudice Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso la sua decisione, ritenendo che la tesi accusatoria della procura locale fosse troppo grave rispetto ai fatti che hanno portato alla morte di Antonello Migliaccio, un uomo di 39 anni scomparso mentre svolgeva dei lavori all’interno del capannone della Multicedi di Pastorano.

Tra le tre condanne a tre anni di reclusione invocate per gli imputati, solo una è stata confermata, ma in modo molto più contenuto rispetto alle richieste dei pm. Pietro Ragozzino, legale rappresentante della Multicedi, e Gennaro Rossi, coordinatore della sicurezza all’interno del capannone, sono stati entrambi assolti, mentre Salvatore Luiso, legale rappresentante della Due Elle Multiservizi e proprietario della ditta per cui lavorava Migliaccio, è stato condannato a sette mesi di reclusione.

I tre imputati erano accusati di omicidio colposo e violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il tragico incidente si è verificato il 4 marzo 2019, quando Migliaccio stava guidando un sollevatore elettrico all’interno del capannone della Multicedi. Durante una manovra in retromarcia, il sollevatore è precipitato nel vuoto con il suo conducente, che è deceduto in ospedale pochi giorni dopo.

Si trattava di un lavoro in quota, poiché Migliaccio doveva sistemare montanti in ferro e pannelli in cartongesso su un soppalco ad un’altezza di sei metri. La sentenza emessa dal giudice Meccariello sancisce così la fine di un lungo processo legale che ha visto coinvolti diversi attori e che ha portato alla luce una serie di responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro.

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