Il tribunale di Avellino ha emesso una sentenza di assoluzione per i due imputati con la formula “il fatto non sussiste”. La vicenda giudiziaria, iniziata nel 2017, ha visto l’ingegnere Giovanni Micera e l’ex presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, difesi dagli avvocati Concetta Mari e Nello Pizza, essere assolti. Durante l’istruttoria dibattimentale, i due imputati hanno anche rinunciato alla prescrizione.

Tutto ha avuto inizio il 3 novembre 2017, quando i carabinieri sigillarono la storica sede del Liceo Scientifico P.S. Mancini di Avellino, che era stata la casa degli studenti dal lontano 1930. Il sequestro è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino, che riteneva l’edificio a rischio a causa della fragilità dei solai della palestra, nonostante una perizia della Provincia di Avellino avesse escluso tali pericoli. La perizia del professore Luigi Petti aveva rassicurato tutti sulle condizioni dell’immobile, ma nonostante ciò furono segnalati alcuni interventi necessari per migliorare la struttura.

Dopo il sequestro, i 1.219 studenti del liceo si sono trovati senza una sede scolastica, che è stata successivamente reperita dall’Ufficio Scolastico Regionale di Avellino, guidato all’epoca dal Provveditore Rosa Grano e dal Presidente della Provincia, Domenico Gambacorta. Gli studenti hanno organizzato diverse manifestazioni e le famiglie degli alunni hanno avviato diversi ricorsi per tutelare i loro diritti.

La sentenza di assoluzione ha finalmente chiuso questa vicenda giudiziaria che ha coinvolto la comunità scolastica di Avellino per diversi anni.

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