La Procura di Catania ha chiuso un’indagine sulla diffusione illegale di palinsesti televisivi che coinvolge diverse persone provenienti da varie città italiane, tra cui Benevento, Avellino, Salerno e Napoli. Nell’elenco degli indagati compaiono anche cittadini di diverse altre province italiane e persino della Germania.
Le ipotesi di reato contestate sono molto gravi e includono associazione per delinquere transnazionale, danneggiamento di informazioni e programmi informatici, accesso abusivo a sistemi informatici e frode informatica. L’inchiesta era emersa nel novembre 2023 con numerose perquisizioni che avevano coinvolto anche il Sannio.
Gli inquirenti hanno individuato un’organizzazione criminale con ruoli ben definiti e distribuiti su vasto territorio nazionale e internazionale, con l’obiettivo di distribuire illegalmente palinsesti televisivi protetti da diritti d’autore di importanti piattaforme televisive come Sky, Dazn, Mediaset, Amazon Prime e Netflix attraverso il sistema delle Iptv illegali, generando profitti milionari.
La Procura ha evidenziato l’uso di applicazioni di messaggistica crittografata, identità fittizie e documenti falsi per svolgere l’attività criminale, inclusa la falsificazione di documenti per ottenere utenze telefoniche, carte di credito e abbonamenti televisivi. Sono stati individuati anche canali su piattaforme social che pubblicizzavano la vendita illegale di flussi e abbonamenti per la visione di contenuti audiovisivi.
Gli indagati hanno venti giorni per presentare memorie difensive e chiedere di essere interrogati, dopodiché il Pubblico Ministero procederà con le richieste di rinvio a giudizio.