La morte dello studente che si è lanciato dal secondo piano dell’istituto Pantaleo ha scosso profondamente la comunità scolastica e la città intera. A ventiquattro ore dalla tragedia, rimangono ancora molti interrogativi e dubbi sulle circostanze che hanno portato al gesto estremo del sedicenne. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per valutare eventuali responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare sull’ingresso anticipato in classe del giovane e autorizzarlo a varcare la soglia della finestra dalla quale si è lanciato. Gli investigatori stanno cercando di capire se al ragazzo, ipovedente ma brillante negli studi, fosse consentito abitualmente entrare a scuola in anticipo per evitare la confusione tra gli studenti.

La classe era completamente vuota quando il giovane è arrivato intorno alle 8 e nessuno ha assistito al suo tragico gesto. Il corpo straziato è stato scoperto da una persona della segreteria che ha sentito un tonfo nel cortile interno della scuola. Non ci sono prove di bullismo, come ipotizzato su alcuni social, ma solo un vuoto incolmabile nei cuori di tutti coloro che lo conoscevano. C. P. era un giovane brillante, sempre disponibile ad aiutare i compagni e partecipare attivamente alla vita scolastica. La sua perdita ha lasciato un dolore immenso nella comunità scolastica e nei suoi familiari.

La notizia della sua morte ha gettato il gelo su tutti coloro che lo conoscevano e lo hanno amato. Gli sforzi dei medici per salvarlo sono stati vani e ora la salma è a disposizione della Procura di Torre Annunziata. Restano molti dettagli da chiarire e la città intera si stringe attorno alla famiglia del giovane studente. La sua morte lascia un vuoto incolmabile e un dolore profondo in tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.

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