Nel recente blitz dei carabinieri a Caivano, sono state arrestate 49 persone e una è agli arresti domiciliari. Durante l’operazione sono state smantellate ben 25 piazze di spaccio controllate dai capi del clan Angelino Gallo. Il procuratore aggiunto Sergio Ferrigno ha confermato che queste piazze non erano solo concentrate nel Parco Verde, ma erano presenti in varie zone del territorio di Caivano e dei comuni limitrofi.
Una parte dei profitti delle piazze di spaccio veniva consegnata ai vertici del clan, che detenevano il monopolio nella distribuzione della droga. Secondo Ferrigno, la camorra della provincia sta aumentando il proprio livello di operazioni, non solo ottenendo droga da fonti nazionali e internazionali, ma anche infiltrandosi nel tessuto amministrativo, controllando appalti e concessioni.
Durante una conferenza stampa, il tenente colonnello Paolo Leoncini ha confermato che il Parco Verde non è più la più grande piazza di spaccio d’Europa, con incassi mensili che superavano il mezzo milione di euro, provenienti da oltre 25 piazze di spaccio gestite dagli arrestati. Il generale Enrico Scandone ha sottolineato che l’operazione è il risultato di un’indagine sistematica e degli investimenti sul territorio, con la creazione della compagnia carabinieri di Caivano.
L’obiettivo principale, secondo Scandone, è smantellare le organizzazioni che ostacolano le attività regolari sul territorio, infiltrando amministrazioni e minacciando con armi da guerra. Bisogna colpire le fonti di guadagno e i canali di approvvigionamento gestiti in modo monopolistico sul territorio. La costante presenza delle forze dell’ordine ha costretto i criminali a modificare le modalità di svolgimento delle loro attività illecite.