La faida delle Palazzine a Napoli ha portato alla condanna di quattro persone per l’omicidio di Antonio Bortone. Michele Cleter, Michele Landolfi, Gaetano Vallefuoco e Fabio Cuomo sono stati condannati a 30 anni di reclusione ciascuno, ma hanno ottenuto delle attenuanti generiche che hanno ridotto la loro pena. Cleter ha ammesso di aver sparato a Bortone per legittima difesa, mentre gli altri tre hanno dichiarato di non aver avuto contezza delle intenzioni del presunto esecutore materiale.

L’attività investigativa dei carabinieri ha permesso di raccogliere numerosi elementi indiziari a carico dei fermati per l’omicidio di Bortone e il tentato omicidio di Mario D’Isidoro, entrambi considerati inseriti negli schemi del clan Ranucci. I due sono stati bersagliati da numerosi colpi di arma da fuoco, con Bortone che è stato freddato con ben 13 colpi di pistola.

Il movente dietro questi omicidi è stato individuato nella volontà dei quattro imputati di assumere il controllo delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Sant’Antimo. La violenza e la criminalità organizzata continuano a fare vittime in questa zona, ma la giustizia è riuscita a fare un passo avanti con le condanne dei responsabili.

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